Lo status quo

“I dati derivanti dai più recenti studi ci dicono che una persona su sette vive con una forma di disabilità. Possiamo quantificare un numero sempre crescente di utilizzatori di sedie a rotelle e dispositivi di mobilità per persone con disabilità” 

Tedros Adhanom, Direttore Generale OMS

I puri numeri

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In Italia
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Negli USA

Di queste, ben il 43,7% necessita di un caregiver per effettuare trasferimento dalla sedia al letto, al divano, alla macchina, alla vasca o, dal dentista, alla poltrona odontoiatrica. Un altro 11,7% ha delle serie difficoltà durante lo stesso. Insieme formano il 55,4% delle persone che usano una sedia a rotelle

La nostra soluzione

Render orizzontale tre AC

I punti chiave

Il primo ostacolo che una persona con disabilità motoria incontra è il trasferimento autonomo dalla sedia al letto, al divano, alla macchina, alla vasca o  alla poltrona dal dentista. Chi sta in sedia a rotelle svolge questo tipo di operazioni almeno 15-20 volte al giorno per lo più col supporto indispensabile di un caregiver. Questo trasferimento è fonte di stress psicofisico per gli attori coinvolti. Si tratta della continua paura di cadere e delle sollecitazioni che gravano sulle articolazioni.

La nostra sedia a rotelle permette di vivere la quotidianità con maggior  sicurezza e indipendenza:  integrando  un sistema di assistenza al trasferimento, è in grado di soddisfare  i bisogni di  della maggior parte degli utenti.

 Nonostante il percorso costruttivo del prodotto sia ancora in fase evolutiva rispetto all’attuale dimostratore tecnologico, siamo certi di non voler sacrificare stile e design. 

Ecco l’immagine in rendering del prossimo step di prodotto.

Chi è al nostro fianco

Il nostro progetto nasce dal basso. Crediamo fortemente nel valore della “co-creation” e nel “fare rete”. Sarà nostra cura testare e migliorare le nostre soluzioni insieme ai nostri Partner e Early adopters

Al riguardo è stata avviata una proficua collaborazione con:

– Centro Veterani della Difesa, che ha fornito consulenza per taluni aspetti clinico/riabilitativi e bio-ingenieristici e ha manifestato interesse per alcune soluzioni tecnologiche individuate che possono migliorare gli standard assistenziali alle persone con mobilità ridotta. 

Avanchair ha vissuto una fase di affiancamento e accelerazione e al momento sta portando avanti una campagna di raccolta fondi per sviluppare il primo prototipo. In questo si sono coinvolti e danno il loro pieno sostegno al progetto e il loro contributo economico e tecnologico con fondi e interventi in co-creazione: 

– Enel

SPII

Auspichiamo che anche altre aziende si uniscano a noi, verso l’innovazione e l’inclusione. Questo elenco sarà da noi costantemente aggiornato.

Ultimo aggiornamento: 16/12/2020

La soluzione tecnologica Avanchair ha dato vita ai seguenti diritti di proprietà intellettuale.

Come sarà?

Una volta aggiornato con tutte le features, il prototipo potrebbe ancora cambiare nell’aspetto finale. Al momento possiamo solo immaginarlo. 

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